Il NUC è paragonabile, per dimensioni, al Raspberry Pi ma sarà venduto a 400 dollari, 10 volte più del Raspberry.
La differenza di prezzo è abissale ma c’è una spiegazione a tutto: Intel ha infatti dotato il proprio NUC (Next Unit of Computing) di componenti hardware concorrenziali ad un notebook di fascia bassa e di gran lunga superiori ad un netbook.
Ecco allora, all’interno del case, figurare un processore Ivy Bridge Core i3, abbinato ad un chipset HM65 di ultima generazione, 4 GB di memoria RAM, un SSD da 40 GB, connettività WiFi e Bluetooth.
Presenti anche tre porte USB 2.0, due porte HDMI e pieno supporto a Windows 7 e Windows 8.
La caratteristica importante, che lo rende uno strumento di facile installazione in ogni situazione, è il fatto che richiede pochissima energia: il consumo è di appena 17 watt.
Verso la fine dell’anno arriveranno versioni del NUC con USB 3.0 e Thunderbolt, ma l’azienda sta pianificando di introdurre sul mercato anche modelli più economici conCPU Celeron e più performanti con processori Core i5 e i7.
Ce ne sarà per tutte le tasche e di tutte le potenze insomma ma per chi non può fare a meno dell’upgrade, è possibile sfruttare due slot per schede RAM e altri due slot Mini PCI Express e mSATA.
Lo ammette anche Intel: il punto debole è il raffreddamento. E’ stata effettuata una dimostrazione con un NUC dotato di processore i5 e la temperatura raggiunta è stata di 79° C durante un rendering.
Se il Raspberry Pi ci permette di fare poche cose in modo limitato alla dotazione hardware, NUC di Intel porta al suo interno la potenza di un ultrabook nella spazio di 10×10 cm.
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